Il monello 1921
Un povero vetraio adotta un bimbo abbandonato, crescendolo come se fosse suo figlio.
Un povero vetraio adotta un bimbo abbandonato, crescendolo come se fosse suo figlio.
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli “angeli matti e poveri” delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare. Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati dal poeticismo. Fotografia di G.R. Aldo. Nastro d'argento per la scenografia (Guido Fiorini). Palma d'oro a Cannes ex aequo con La notte del piacere dello svedese Sjöberg.
Nel Settecento, Tom Jones, un trovatello allegro e scanzonato, viene allevato come figlio da un ricco signorotto di campagna, ma il nipote di questi lo calunnia e Tom rischia di finire sulla forca. Sarà salvato all'ultimo momento e potrà sposare il suo amore.
Un fabbricante di giocattoli costruisce una bambola spaventapasseri per sua nipote, che gli chiede di raccontarle la storia di Oz. Il nonno racconta così che il Paese di Oz è guidato dal primo ministro Kruel, dopo che la giovane principessa Dorothea di Oz, erede al trono e promessa sposa al principe, è stata misteriosamente rapita dalla sua culla. Nel frattempo in Kansas la giovane Dorothy apprende dalla sua gentile zia Emma e da una lettera che attendeva i suoi diciott’anni per esserle consegnata di essere proprio lei la principessa. Un tornado trasporterà lei, lo zio Henry e due braccianti proprio a Oz, dove li attende una mirabolante avventura.
Adaptation of the classic novel by Henry Fielding chronicling the life, loves and adventures of the charming Tom.