Il paradiso dei barbari 1958
Un ecologo che lavora in Florida, ingaggia una cruenta battaglia personale contro i bracconieri che cacciano specie di uccelli in via di estinzione, con il solo scopo di vendere le loro bellissime piume.
Un ecologo che lavora in Florida, ingaggia una cruenta battaglia personale contro i bracconieri che cacciano specie di uccelli in via di estinzione, con il solo scopo di vendere le loro bellissime piume.
La tribù di Falco Nero si ribella e l'esercito manda sul luogo Kem, un mezzosangue. La situazione viene complicata dalla presenza di un ufficiale vigliacco. L'intervento del mezzosangue è provvidenziale: alla fine tutto si sistema, l'ufficiale viene ucciso e Falco Nero addirittura salva la vita ad alcuni bianchi che stavano morendo di sete.
Il capitano Wyatt, a cui hanno ucciso la moglie, una bella principessa indiana, medita vendetta contro gli indiani Seminole ribelli. Dopo aver distrutto un fortino dove indiani e contrabbandieri tenevano armi e ostaggi, cerca di scampare agli inseguitori e di portare in salvo i suoi uomini con una marcia forzata attraverso le paludi.
Il tenente Caldwell giunge a Forte Klig: qui ritrova Revere, la compagna d'infanzia di cui è innamorato, ma non John, l'amico di allora. John, figlio di un'indiana, si è messo a capo della tribù dei Seminole col nome di Osceola. Il maggiore Degan vorrebbe sterminare gli indiani e sia Caldwell che Osceola saranno, in diversa misura, vittime del suo odio per i pellerossa.
Cinque soldati sudisti disertano e cercano di raggiungere Cuba. Per farlo devono attraversare le paludi della Florida.
Osceola, capo della tribù indiana dei Seminole, è in contrasto con i mercanti di schiavi in cerca di uomini da utilizzare nelle piantagioni in Georgia. Amico del maggiore Dade dell'esercito degli Stati Uniti, Osceola è però odiato dal perfido Wilson, un mercante di schiavi. Durante una spedizione, Wilson irrompe nel campo dei Seminole e dopo aver percosso a sangue Osceola, ne rapisce la moglie. Osceola infuriato cerca di ritrovare la moglie assalendo Fort King e involontariamente causa la morte del suo amico Dade. Questo sfocia ad un inevitabile scontro tra americani e Seminole, causando numerose perdite soprattutto tra gli indiani. Per evitare il massacro del suo popolo, Osceola decide alla fine di sacrificarsi.