Ran 1985
Dopo aver spartito l'impero fra i suoi tre figli, il vecchio feudatario Hidetora Ichimonji assiste allo scatenarsi di una guerra fratricida che porterà a conseguenze imprevedibili per tutta la prestigiosa casata.
Dopo aver spartito l'impero fra i suoi tre figli, il vecchio feudatario Hidetora Ichimonji assiste allo scatenarsi di una guerra fratricida che porterà a conseguenze imprevedibili per tutta la prestigiosa casata.
Agli inizi del XVII secolo, il ronin (un samurai senza padrone) Hanshiro Tsugumo, si presenta alle porte della casa Iyi. Chiede che, data sua disgrazia, gli sia concesso un luogo dove commettere suicidio rituale. Con l'intento di dissuaderlo, l'intendente gli narra di un altro ronin, presentatosi qualche tempo prima con la stessa richiesta. Ma un'altra verità si cela dietro la ritualità del samurai...
Shinzaemon Shimada è un nobile samurai che ricevuto l'ordine di uccidere Naritsugu, accusato di voler prendere il potere del paese. Assieme ad altri combattenti il samurai organizza una trappola per catturare il ricco feudatario.Naritsugu è aiutato da un temibile esercito comandato da Hanbei, che si scoprirà essere un grande nemico di Shimada. Costui assieme ai suoi samurai si troveranno ad affrontare una complicata missione suicida.
Durante i festeggiamenti per l'inaugurazione del grattacielo di un multinazionale giapponese a L. A., una ragazza, evidentemente una prostituta, viene trovata strangolata. Al giovane detective Web Smith, che deve indagare sul delitto, viene affiancato un attempato collega esperto di cultura giapponese...
Il samurai Hanshiro si reca presso la casa del clan Ii, che ha a capo il ricco Kageyu, per chiedere l'autorizzazione a commettere suicidio rituale. Kageyu lo informa che ormai accade sempre più spesso che ci siano samurai in povertà che fingono di volersi suicidare solo per poter accedere alle case dei ricchi per chiedere aiuto in denaro. Gli racconta così la vicenda di un giovane samurai, Motome, il quale aveva avanzato la stessa richiesta per poi rivelare di aver bisogno di un aiuto per curare la moglie ammalata e il figlioletto morente. Il clan lo aveva costretto a morire di una morte atroce perché obbligato a suicidarsi con la spada di bambù che aveva sostituito quella metallica venduta per bisogno. Hanshiro ascolta ma poi mostra di conoscere bene quella storia.
Durante un ricevimento ufficiale presso lo shogun, il cerimoniere viene minacciato con la spada all'interno del palazzo. L'autore del gesto verrà costretto a fare hara-kiri. 47 samurai al suo servizio restano senza padrone, trasformandosi così in ronin, e giurano di vendicarlo. Due anni più tardi compiranno la loro vendetta e lo shogun, pur ammirandone la lealtà estrema, li condannerà a morte.